LA "MIA" BIMBA.... E LA MIA ANIMA FERITA.

È  qualche giorno che mi sento triste perché, per motivi che non sto a spiegare, ho ospitato per un periodo una mia amica che ha una figlia di 5 anni (fra me e lei non c’è mai stato nulla)... inizialmente ho avuto delle difficoltà perché pur avendo 2 figli maschi ormai grandi non sapevo come comportarmi con questa piccola donna, e invece è andato tutto per il meglio... anzi son tornato bambino mi sono divertito come non mai a fare giochi da bimbi. Ho passato un periodo come stessi vivendo una favola in una dimensione particolare. Ora sono partite e nel salutarmi quella bimba abbracciandomi forte forte con le lacrime agli occhi, mi ha sussurrato in un orecchio... sposa la mia mamma così diventerai il mio papà... staremo tutti e tre sempre insieme e io sarò la bambina più felice del mondo.

nella mia vita ne ho sentite e scritte di tutti i colori ma questa frase mi rimbomba nella mente, nel cuore e nell'anima, come il rumore di un martello pneumatico. Lo so che il tempo, come un fiume che scorre porterà lontano l'intensità di questi momenti, ma ora mi sento proprio triste...

Lo so che questa mia cosa, per chi sta leggendo, può avere un valore insignificante. Ma io sono commosso e confuso…
Il percorso della vita di ogni individuo può avere dei risvolti inaspettati, assolutamente imprevedibili e drammatici. leggendo fino alla fine  la mia storia sarà comprensibile il peso enorme della piccola donna che ha stravolto la mia vita e l’ha segnata per sempre. E la strada che il mio cuore ha preso nei confronti della sua mamma che forse  senza che io lo sapessi stava  già percorrendo da 5 anni…

da quel giorno dopo quell’abbraccio della “mia” bimba… (ho conosciuto la sua mamma che lei stava nascendo) tutte le cose che faccio hanno un sapore diverso, colori diversi… è come se con quel gesto e quelle parole mi avesse strappato il cuore e tenendolo in mano mi avesse detto “guardalo è colmo d’amore e noi siamo qui se lo vuoi possiamo essere felici insieme”.

Sono felice di quello che sta accadendo… anche perché nella mia realtà non ho modo di confidarmi con nessuno. È una cosa fuori dai miei stilemi di vita, se dovessi prendere la decisione di modificare il percorso della mia vita cambierebbero molte cose… ma ritengo che con l’amore anche gli ostacoli più ostici sono superabili… e poi oltre a una splendida DONNA, io ho la fortuna di avere un asso nella manica: la “mia” bimba.

Se riesco ad andare da loro, mettendo in secondo piano tutto il resto, sarà un sogno che si avvera.

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Dopo una pausa di riflessione per valutare il passo da fare torno a scrivere quello che sento…
questa è la mia ultima sera da uomo solitario e un po’ orso  che sempre  ha saputo mantenere l’autocontrollo, ma questo uomo,  si è sciolto come un cioccolatino al sole davanti ad una bimba di 5 anni.  Le mie titubanze sono relative proprio a questo fatto. Lei ha fatto cadere tutte le mie sicurezze di uomo tutto d’un pezzo! Ho sempre fatto in modo che gli altri si adattassero a me. Comunque sia la mia scelta è presa e  sono felice perché è arrivato il momento di realizzare un sogno che potrebbe essere la felicità che ho sempre desiderato ma non ho mai sentito così vicina. Ho le mie 2 donne che mi aspettano…da domani saremo una famiglia…

mentre sto scrivendo, sto pensando che  la “mia” bimba quando sarà grande sarà felice di leggere questi miei pensieri. Questo mie incertezze prima di decidere il passo che sto per fare…

Il tempo scorre l’estate è finita, l’autunno avanza avevo smesso di scrivere perché sono stato troppo impegnato a vivere il mio sogno CON LE MIE "DONNE" (la mia compagna  e quel fenomeno della “mia” bimba)…Sta andando tutto a meraviglia... sono FELICE.

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È una giornata uggiosa, la mia bimba non viene a svegliarci come fa tutte le mattine, spalancando la porta della camera e saltando nel lettone, infilandosi sotto le coperte tra me e la sua mamma. Questa mattina no! È strano non è mai mancata a questo appuntamento mattutino con noi. Quindi ci alziamo un po’ preoccupati e andiamo nella sua cameretta. È sveglia tranquilla come non mai, e ha un aspetto strano. Misuriamo la febbre la temperatura è solo un po’ mossa. Quindi, chiamiamo il medico pediatra che abita vicino a noi, il quale, dopo pochi minuti è già in casa nostra. Una visita veloce che fa pensare che si tratti di un malanno di stagione. Comunissimo in questo periodo. Il pediatra ci dice che qualche giorno di riposo e una profilassi adeguata, la rimetterà in piedi e vivace come sempre.

 

Passano i giorni… il suo aspetto non migliora e la sua vivacità sembra scomparsa.  Anche il pediatra che oggi è venuto a visitarla si rende conto che la situazione non è migliorata ma neanche peggiorata e c’è sempre un po’ di febbre.  Ritenendo che sia meglio, più per sicurezza che per effettiva necessità, di fargli fare una serie di esami clinici. Anche perché così avrebbe avuto la possibilità di capire la cura migliore.

 

Tutto si svolge in tempi relativamente brevi tutti gli esami clinici sono pronti e ci chiamano per andare a ritirarli prima del giorno stabilito… questa cosa ci impensierisce  anche perché, la nostra bimba è sempre nelle stesse condizioni!

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il risultato delle analisi cliniche non è  dei migliori, ma tranquillizzandoci, i medici ci consigliano un ospedale pediatrico all’avanguardia per questo tipo di  malattia. Così, senza  indugi organizziamo  in pochi giorni il nostro personale “viaggio della speranza”…  tutto è pronto si parte…  sarà un lungo viaggio alla nostra bimba abbiamo prospettato questo viaggio come se fosse una breve vacanza.    

siamo arrivati a destinazione… In questa mattina fredda fuori nevica, e anche nella stanza dove sono c’è molto freddo, non un freddo da temperatura ambientale, ma è un freddo che fa venire i brividi all’anima…

il mio angelo sta ancora dormendo, ma quando si sveglierà non sentirà questo freddo che sento io. Perché per il mio angelo è tutto bello qui, con tutti quei disegni appesi alle pareti è tutto pieno di colori. C’è un corridoio lunghissimo dove tutti appendono le loro opere, tutti si soffermano a guardare questi disegni… sono tutti bravi molto gentili, sembra quasi di vivere in un mondo fantastico… eppure non è così… noi adulti sappiamo che non è così! Però per tutti i piccoli è tutto così divertente... ma quella porta là in fondo al corridoio colorato, risucchia tanti angeli come il mio… ma loro non lo sanno… vorrei tanto essere un bambino anch’io… per non sapere... per non avere freddo nell’anima…

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La situazione è grave, avrei voglia di parlare… di gridare! Sono solo ad affrontare questa situazione anche se (oltre al mio angelo) c’è la sua mamma… la mia compagna, e potrà sembrare strano ma dopo la mazzata del momento, mi sono trasformato in una specie di super uomo… è difficile da spiegare, ho avuto una reazione aggressiva verso questa bestia che si vuole portare via il mio angelo. Sono convinto che posso… che possiamo combattere e vincere…

Ho annullato tutti i miei impegni di lavoro, tutto il mio mondo è qui. Le mie giornate pur nella tragicità della situazione le passo divertendo la mia bimba e i suoi nuovi amici e amiche scherzando anche sui loro “acciacchi”… la maggior parte del tempo la passo seduto o in ginocchio… per poter dialogare con loro guardandoli negli occhi (il più grande ha 12 anni). Neanche immaginavo fino a pochi giorni fa di essere capace di fare il pirla senza dire qualche parola volgare.

Gli adulti che vedono il mio modo di fare, mi chiedono come io riesca ad essere così positivo. Non so dare una risposta. So solo che Lei è serena… io penso (o forse mi illudo) che questa sia una marcia in più… per sconfiggere la bestia.

Certo che quando rientro in albergo e mi metto a pensare l’ipotesi del mio futuro senza il mio angelo vicino, mi viene il magone, e quando sento che sto scoppiando a piangere… mi infilo nella doccia, così con lo scorrere dell’acqua, non sento le lacrime che mi rigano il volto. Quante docce che sto facendo… lo so che è stupido. forse sto diventando pazzo…

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…il 22 dicembre torniamo a casa… per cercare di vivere serenamente le festività natalizie.

…ieri i piccoli amici della mia bimba (sono diventati anche amici miei)… hanno fatto le elezioni con tanto di urna (e senza brogli elettorali) per decidere fra tutte le persone che frequentano il reparto chi vorrebbero come babbo natale (se non fosse quel pancione tutto vestito di rosso con la barba bianca che loro conoscono)…cazzo! ho vinto io (con 56 voti)… ho battuto il primario del reparto che da ben 22 anni vinceva le elezioni… è arrivato secondo con 11 voti.

Quindi prima di partire dovrò pure fare il babbo natale… c’è una tradizione in questo reparto che, chi arriva secondo, dovrà travestirsi da renna…Già me lo immagino il primario vestito da renna.

Potrà sembrarvi una cazzata quella che ho scritto… ma vivere in questa dimensione particolare… si scoprono certi valori impensabili… magari sciocchi nella vita normale di tutti i giorni… ma “importanti” in questo contesto.

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Finalmente sono a casa…   
Sull’aereo che mi riportava a casa, mentre il mio angelo dormiva… ho chiuso gli occhi e ho ripercorso con la mente tutte le cose che abbiamo fatto io, il mio angelo e i suoi amichetti in questi giorni, e la mia compagna pensando che stessi dormendo, quando ho riaperto gli occhi mi ha chiesto cosa stessi sognando di bello perché aveva notato che avevo un sorriso felice stampato in faccia…
Non stavo sognando… ma è vero, mi sentivo felice. È incredibile,  in un momento così sono riuscito ad essere felice… e a trasmettere questo mio senso di felicità.

È Natale voglio due regali
1) che la mia bimba guarisca o che trovi un donatore compatibile
2) che a gennaio quando torniamo là i nostri amichetti ci siano ancora tutti

lo so che sto chiedendo due regali impegnativi…  la VITA, ma io ci spero.

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Oggi è il 30 dicembre, pensandoci, io non ho mai festeggiato un capodanno (il classico fra amici a far baldoria). Per un motivo o per l’altro ho sempre avuto qualcos’altro da fare. Ma non ne ho mai sentito la mancanza.

Quest’anno lo festeggerò a modo mio… ma lo festeggerò.
In questo anno che sta per finire ho viaggiato moltissimo. Nel mio girovagare da un continente all’altro, sono stato in posti meravigliosi,  e in posti meno attraenti: ho visto la felicità in tante persone… in molte ho visto la rabbia…. E in alcune ho visto la sofferenza…. Tutto questo l’ho visto da spettatore.

Quando, da spettatore dello scorrere degli eventi del mondo diventi (seppur in piccolo) protagonista della sofferenza, tutto il resto non conta più. Ti senti zavorrato al centro del mondo… tutto sembra che ti rotei attorno… e che le cose belle che ti accadono, non valgano nulla… hai quel peso sul cuore che ti impedisce di muovere qualsiasi muscolo… hai voglia di gridare, ma non ti esce un filo di voce…. Hai voglia di correre, ma non senti le gambe… hai la testa che ti scoppia… piena di mille pensieri che si accavallano.

Ora, dopo il panico iniziale, è tutto passato… mi sento meglio, nonostante la situazione sia ancora molto delicata… riesco ad affrontare serenamente quello che sta accadendo.

Domani sera 31 dicembre, lo passerò a casa nel mio salotto… io e la mia compagna... il grande divano…. Il camino acceso…. Al centro della stanza, tolto il tavolo… un grande tappeto… con una montagna di giocattoli… e il mio angelo che se li consuma… mi piacerebbe risvegliarmi su quel divano la mattina del primo gennaio abbracciato alle mie 2 donne, senza pensare che questo capodanno possa essere l’ultimo vissuto noi 3 insieme.

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Domani 9 gennaio,
riparto, accompagno il mio angelo nel secondo “viaggio della speranza” torno in quel reparto pediatrico dove ritroverò tutti (meno 1) i miei piccoli coraggiosi amici.

tornerò a vivere in una dimensione diversa…
tornerò a vivere accovacciato per essere alla loro altezza…
tornerò a mangiare con loro…
tornerò a giocare con loro…
tornerò a sentirmi come uno di loro…
tornerò ad essere per qualche settimana un adulto idiota…

sarò un adulto idiota… ma vedrò nei loro occhi… e sentirò dentro di me qualcosa di speciale che è difficile da descrivere.

Segue...

son passati pochi giorni...il mio angelo si è addormentato per sempre... è volato in cielo!


che vita di merda mi si prospetta... tutto quello che potrò fare, per chi e per cosa lo farò? dovrò cercare di raccogliere i cocci del mio cuore...ce la farò ma un pezzo del mio cuore non sarà più nello stesso posto... questo sarà il tormento..

Fine